I denti sono essenziali per l’uomo, come per tutti i mammiferi. Sono fondamentali per masticare il cibo, e rappresentano il primo stadio della digestione.
Inoltre cosa c’è di più bello che sfoggiare un bel sorriso e avere denti belli, sani e forti? I denti hanno, quindi, anche una funzione estetica e sociale e la loro salute è estremamente importante per tutti noi, sotto ogni aspetto.
Non tutti sanno però com’è fatto veramente un dente. Molti pazienti ci domandano di cosa sono fatti i denti e come sono fatti i denti, cioè da cosa sono composti.
Parliamo quindi di struttura, morfologia e anatomia dei denti.
Nell’uomo troviamo due ordini di dentatura:
I denti da latte sono i primi denti che spuntano da bambini e che, col passare degli anni, lasciano il posto ai denti adulti, quelli permanenti appunto.
Ciascun dente alloggia in una cavità della mascella (osso superiore) e della mandibola o mascella inferiore (osso inferiore) chiamata alveolo dentale.
La struttura del dente è suddivisa in tre parti:
La corona (o regione coronale) è la parte visibile del dente, quella più dura e resistente. Non ha sempre la stessa forma, ma cambia a seconda della tipologia del dente e quindi della sua funzionalità. Forma appuntita che serve per lacerare e perforare, forma appiattita che serve per incidere e tagliare, forma arrotondata, con solchi e cuspidi, che serve per triturare.
Il colletto (o zona cervicale) è quella parte più sottile del dente, di interconnessione tra la corona e la radice. Attorno al colletto si adagia il margine della gengiva. Questa è una zona molto delicata, poiché è qui che tende ad accumularsi la placca batterica ed è, quindi, la parte più soggetta alle patologie come gengivite e parodontite, ma può essere anche soggetta alla carie (carie del colletto).
La radice (o regione radicale) è la parte del dente non visibile, quella che affonda nell’osso della mandibola o della mascella e che, quindi, ha la funzione di sostenere il dente.
I denti non hanno tutti lo stesso numero di radici: canini e incisivi hanno una sola radice; i premolari ne hanno una, mentre quelli superiori possono averne due; i molari superiori hanno tre radici, mentre quelli inferiori ne hanno due.
La parte terminale della radice (apice) si chiama appunto apicale.
Anche i denti da latte presentano una radice, anche se quando cade il dentino non la vediamo come realmente era: questo perché la radice man mano si consuma per permettere al dente di perdere aderenza e poter cadere agevolmente, lasciando spazio al dente permanente e alla sua radice più grande, forte e consistente.
Sono diverse le credenze che indicano di cosa sono fatti i denti. Alcune di queste dicono che i denti sono ossa, altre che sono fatti di avorio.
In realtà ogni dente ha una struttura costituita da diversi tessuti. Un dente è una sorta di organo la cui anatomia è la seguente:
Lo smalto dentale è la parte più esterna della corona, è un tessuto epiteliale molto duro, il più duro del corpo umano ed è composto dal 96% da minerali e il restante da sostanze organiche.
La funzione dei denti è lo sminuzzamento dei cibi e la masticazione, per questo lo smalto è un tessuto così duro, che, comunque, a contatto con gli acidi del cibo, tende lentamente a consumarsi. Per questo l’igiene orale è fondamentale, per salvaguardare il più possibile la funzionalità di questo particolare tessuto.
Lo smalto fa anche da scudo protettivo per gli altri tessuti interni del dente, li protegge dai nemici esterni, come acidi e batteri.
Inoltre, non presenta terminazioni nervose e vasi sanguigni: ecco perché la carie allo stato iniziale è asintomatica e non provoca dolore.
La dentina è lo strato successivo allo smalto, consiste in una sostanza giallognola composta per il 70% da materiale inorganico e dal 30% da acqua e materiale organico.
È attraversata da dei minuscoli canaletti chiamati tubuli che contengono dei prolungamenti di speciali cellule chiamate odontoblasti, dalla cui attività dipendono la produzione e il mantenimento della dentina, e sono anche responsabili della sensibilità dentale.
Quando una parte dello smalto si consuma e la dentina è più esposta, ecco che soffriamo di sensibilità al caldo, al freddo e al dolce.
Lo smalto e la dentina determinano anche il colore dei denti. Un minore spessore dello smalto porta ad evidenziare il colore giallognolo della dentina, facendo virare il colore dei denti verso il giallo (una delle cause dei denti gialli), mentre uno spessore maggiore mette in evidenza il color avorio dello smalto, facendo sembrare i denti più bianchi.
Il cemento è uno strato sottile, ma resistente, che riveste e protegge la dentina lungo tutta la superficie della radice, ma forma anche delle fibre che servono ad aiutare l’ancoraggio del dente all’osso alveolare.
La polpa è un tessuto connettivale che tiene il dente in vita, è il cuore pulsante del dente, nutre e apporta ossigeno agli odontoblasti.
La polpa è situata in una cavità all’interno del dente al di sotto della corona e della dentina, allungandosi in un piccolo corridoio all’interno della radice (canali radicolari). Fa praticamente da scatola (cavità pulpare) per il passaggio delle terminazioni nervose e dei vasi sanguigni ed è formata anche da cellule che mantengono elastica la dentina.
Se in seguito alla carie o ad un trauma la polpa si infiamma e si infetta bisogna purtroppo eliminarla con la devitalizzazione per riuscire a salvare il dente.
Il numero dei nostri denti varia con l’età. Abbiamo chiarito la differenza tra denti da latte o decidui e denti permanenti.
I denti da latte nei bambini sono in tutto 20, di cui 10 nell’arcata superiore e 10 in quella inferiore.
Da adulti, invece, i denti permanenti sono in tutto 32, anch’essi egualmente suddivisi tra le due arcate.
Nella dentatura da latte troviamo:
I denti permanenti sono divisi in:
Non sempre i denti del giudizio erompono tutti o spesso lo fanno solo parzialmente, creando delle complicazioni che è bene risolvere al più presto. Una visita dal dentista servirà a capire se e come agire sui denti del giudizio.
Abbiamo visto che i denti non hanno tutti la stessa forma in quanto ogni tipologia di dente ha una sua funzione specifica:
Tutti i denti sono importanti, costituiscono un equilibrio per la bocca, per l’occlusione e per la masticazione.
Da alcuni, i primi molari, che erompono verso i 6 anni di età, sono ritenuti i più importanti per la corretta occlusione della bocca.
I denti del giudizio sono così chiamati perché escono in età matura, tra i 16 e 30 anni e solitamente sono gli ultimi denti ad erompere.
I denti del giudizio sono ritenuti un residuo dell’evoluzione umana. Non intervengono in maniera importante sulla masticazione e la loro rimozione è oggetto di controversie in ambito odontoiatrico.
La loro rimozione è consigliata soprattutto in presenza di particolari problematiche ortodontiche o se inficia la funzionalità dei denti adiacenti o in caso di patologie come la carie.
Come abbiamo visto un dente non è un osso, ma è formato da diversi tipi di tessuto, da quello più duro (smalto) a quello più molle (polpa).
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